mercoledì 2 novembre 2005

"Claudine se ne va" di Colette

Trama: la giovane Annie annota la sua vita e quella di chi la circonda nel suo diario; ci vengono raccontate così anche le vicende di Claudine.

Questo volumetto, che è stato spacciato come un degno finale alle vicende della nostra eroina Claudine, non è nient’altro che lo scialbo diarietto di una certa Annie, ragazza che frequenta per vie traverse Claudine e Renaud.

Per ben 70 pagine seguiamo gli sproloqui e i patemi d’animo di questa giovane sposa sottomessa a tutti gli effetti al marito despota Alain.

È curioso notare come tutte le caratteristiche del marito di Colette siano racchiuse nella figura di Alain, al quale la mogliettina si prostra chiamando se stessa “vostra schiava”.

La figura di Annie non ha nessuna delle attrattive che invece Claudine aveva; Annie è assolutamente un personaggio debole e senza spina dorsale.

Solo nelle ultime pagine Annie si sveglierà dal letargo, ma è troppo tardi: ormai il lettore, sentendosi abbandonato dalla perfetta Claudine, odia profondamente questo suo surrogato in chiave moscia.

Claudine e Renaud appaiono e scompaiono fra le righe del diario come semplici personaggi di seconda mano, fino ad abbandonare definitivamente la scena verso il finale del romanzo.

Gli ultimi capitoli, quando ormai Claudine “se ne è andata”, sono incentrati su Annie e sul rapporto di amore e odio tra lei e il marito. Sono però paginette di poca importanza come tutte le altre.

4/10

Nessun commento:

Posta un commento