venerdì 16 dicembre 2005

"Ritorno a Roissy" di Pauline Réage


Trama: O. ritorna a Roissy dopo aver trascorso l’estate con Sir Stephen. Il castello però ora si trasforma in un autentico bordello in cui O. viene usata e trattata come una prostituta di basso livello.

“Ritorno a Roissy” è il capitolo mancante di “Storia di O.”, quello che ci permette di scoprire come si conclude l’esperienza di O. come schiava di Sir Stephen.

Questo breve romanzo conta solo un centinaio di pagine, e ci mostra fino a che punto O. sia disposta a sacrificare la sua anima, la sua dignità e il suo corpo per dare piacere al suo padrone che non ci mette molto però a scaricarla nel castello di Roissy e a partire con un’adolescente in preda a voglie pruriginose.

O. legata completamente all’uomo che le ha fatto scoprire la sua sessualità, accetta di essere degradata a prostituta e ad essere pagata per farlo. Ma non riesco a spiegarmi il perché.

Se nel primo romanzo il rapporto tra O. e Sir Stephen nascondeva un minimo di affetto, in cui il rapporto schiava-padrone non prevedeva la sola sottomissione femminile ma anche quella dell’uomo che rimane soggiogato e ammaliato dalla propria schiava, in questo seguito tutto precipita nel volgare e O. è costretta a intrattenere rapporti sessuali fini a sé stessi con uomini sconosciuti che la usano come semplice oggetto di piacere e che non hanno nulla a che fare con la pratica del sadomaso.

E come se questo non bastasse si scopriranno anche segreti mai rivelati nel primo romanzo che smontano del tutto quell’aura misteriosa e sensuale al tempo stesso che avvolge il castello di Roissy e i suoi abitanti, atmosfera che rendeva tutta la vicenda di O. quasi un sogno e che nel finale scompare rivelando uomini e donne semplicemente e bassamente attratti dal sesso.

4/10

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