giovedì 16 marzo 2006

Aspettando un nuovo numero di "Strangers in Paradise - Pocket"...



E’ da quando ho iniziato a leggere fumetti che sbavo su questa serie made in Usa, ma il costo troppo alto degli albi mi ha fatto sempre desistere dall’aggiungere alla lista anche quest’opera (ok, sono cartonati, extra lusso, eccetera, eccetera, ma all’epoca costavano sempre 18.000 £!).
Ma finalmente verso la fine del 2005 tutta la serie ha cominciato ad essere ristampata in formato pocket. Non cambia nulla dalla versione originale (stessa suddivisione in numero seguendo la versione americana, stessa traduzione in italiano, ecc…), tranne il formato che è più ridotto e il costo che è sceso a 2,40 € (una bazzecola insomma!).
Voi direte: “Sì, ma che merda!”, eh… ci credo, per 2,40 € cosa vi aspettavate?
Ovviamente sto scherzando (o forse no?), ma ad ogni modo ci sono sempre i pro e i contro; il prezzo è sì davvero basso, ma l’edizione risulta essere un po’ mediocre: la copertina a volte si stacca e in alcune pagine si vede l’inchiostro delle vignette stampate sul retro.
I 7,50 € in meno dovevano pur farteli pagare in qualche altro modo, no?
Terminate le critiche, passo ora ad elogiare quest’opera di Terry Moore che vale comunque la pena di essere letta, nonostante le fregature dell’edizione economica Free Books.
Il primo numero di SiP risale al 1993, la serie in Italia è arrivata però solo nel 1998; ad oggi il fumetto non è ancora terminato, ma Moore ha già anticipato qualche mese fa che l’ultimo numero definitivo verrà pubblicato in Usa a maggio del 2007.
Le protagoniste sono Katina (detta Katchoo) e Francine, rispettivamente 26 e 25 anni. Molto diverse l’una dall’altra, si conoscono dai tempi della scuola e ora vivono insieme. No, non stanno insieme, sono solo amiche, anche se da parte di Katchoo non è una semplice amicizia.
Nella versione pocket sono stati ristampati i primi quattro numeri (ah, nel frattempo la versione italiana cartonata è in continua pubblicazione, fra poco dovrebbe uscire il numero 20), e ne sono già successe di tutti i colori! In un intreccio ricco di colpi di scena, nessuno (tranne forse la povera Francine…) in realtà è chi dice di essere. La storia non la si può restringere in un unico genere, infatti si passa dal dramma, al sentimentale, alla commedia e alla spy-story, il tutto sotto il bellissimo tratto di Moore (vi basta guardare, per farvi un’idea, le copertine a colori dei volumi per rendervene conto).
E poi (finalmente!) Francine e Katchoo non sono le solite ventenni magre come grissini, in particolare Francine che è la più formosa delle due. Di tutti i fumetti/manga letti finora, l’unica che si avvicina allo stesso canone estetico è Myriam di “Jonathan Steele”.
Moore inoltre è molto bravo a creare e a rendere davvero concreti con pochi tratti, che a volte danno l’impressione di essere frettolosi, tutti i sentimenti e le emozioni che passano sui volti di Francine, Katchoo e di tutti i personaggi che si affacciano sulle pagine di “Strangers in Paradise”.
Che dire di più? Leggetelo!

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