venerdì 30 giugno 2006

"Happy Mania" n. 2

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Con il susseguirsi delle vicende e lo sviluppo caratteriale dei vari personaggi, Shigeta ricorda vagamente Nana Komatsu, una delle due protagoniste di “Nana” di Ai Yazawa; ci sono però delle differenze sostanziali che mi fanno propendere favorevolmente verso “Happy Mania” piuttosto che verso “Nana”, manga che leggo tuttora seppur con un certo fastidio (quando ne sarà ripresa la pubblicazione spiegherò perché).
Tutte le vicende di Shigeta seguono un'unica direzione: trovare un fidanzato (quante volte Shigeta non ripete questo desiderio?), e la sua mania la porta ad affrontare le più disparate disavventure: comiche, tragiche, surreali, da spanciarsi dal ridere ma anche su cui soffermarsi, perché Shigeta non è così scema come sembra. Il tutto però resta sul surreale, e i gesti più assurdi di Shigeta possono essere così accettati senza troppi perché dai lettori.
Al contrario Nana Komatsu è una cretina, e quando si sforza di essere seria e matura (ad esempio nella gestione del suo nuovo stato di “ragazza in dolce attesa”) non riesce ad esserlo nemmeno vagamente. E l’aspetto che mi fa ogni volta spazientire, è che la storia raccontata in “Nana” è, fin dai primissimi numeri, se non tragica almeno realistica e in cui c’è poco da ridere come dei cretini (appunto…), e il personaggio di Nana K. esula decisamente dalle caratteristiche principali del manga.
In “Happy Mania” tutto è permesso, e quando in questo nuovo numero Shigeta si abbandona alla prima ondata di vera passione mai provata prima, ci si sorprende nel vederla così diversa, sincera, e più vicina alla realtà di quello che di solito invece è.
Questi piccoli cambiamenti nella protagonista rendono la storia davvero bella, nonostante inizialmente le si dia poco peso visto il proliferare di rapporti sessuali occasionali e la protagonista non esattamente portatrice di sani principi, preferendo quindi l’irrazionalità, il grottesco, una lettura spassosa che faccia dimenticare tra le risate ogni tipo di impegno (e i nostri sì che sono reali…).
Da questo numero quindi la trama si fa più complessa (a livello di sentimenti) e meno bizzarra, senza però far perdere punti di gradimento. Si ride uguale, leggete ad esempio l’ultima vignetta di pag. 113 e le seguenti!

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