martedì 10 ottobre 2006

"In principio erano le mutande" di Rossana Campo

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Bizzarro racconto, tra falsh-back e presente che si intrecciano, della vita di una ventisettenne e del miscuglio di amici e amiche che le ruotano attorno; il tutto raccontato in prima persona con un linguaggio molto colloquiale e sconclusionato che rispecchia alla perfezione la psicologia della protagonista.
Tra amori sbagliati, rocamboleschi stratagemmi per arrivare alla fine del mese e l’ironia e la comicità che accompagnano tutte le sfighe della protagonista, traspare però uno stato di solitudine, sempre messo in scena in maniera scanzonata, ma che rivela in realtà un malessere generazionale (ancora???) riconducibile ai grandi quesiti “Dove sto andando?” e “Cosa sto facendo?”.
L’happy-end fa perdere di vivacità (anche linguistica) al racconto, e se fino a quel momento tutta la storia si era distinta per l’originalità, il finale la rende invece piuttosto convenzionale.


5/10

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