domenica 10 agosto 2008

Com'è andata a finire?

Nelle puntate precedenti: avevo vinto un concorso di lettura indetto dalla biblioteca che frequento.

Il lunedì successivo ho scoperto qual’era il premio: un buono acquisto di 40 €!!!

Ho vagliato la mia lunghissima wish-list e sono poi andata nella libreria affiliata al concorso per prendermi (sì, diciamolo così, in maniera brutale) i libri scelti.

Per farla breve, ho optato per tre libri abbastanza costosi [almeno per me... >.<] che non mi ero mai potuta permettere di comprare; non stupitevi se in totale i titoli sono quindi solo tre e non quattro o addirittura cinque, è che i prezzi di copertina superano abbondantemente i 10 €.

asimov.jpg picture by isabelletostin

[che dite, ho scelto bene?]

L’altro ieri invece sono andata da Feltrinelli a dare una spulciata, ovviamente non potevo uscire sola come ero entrata.

lezionidipiano.jpg picture by isabelletostin

[il secondo volume della trilogia della Carey è pure scontato a 5.90 € e il dvd di “Lezioni di piano” (io avevo ancora la videocassetta fuffa registrata dalla tv -__-) da 21 € è passato a 9.90 € - purtroppo il suddetto non permette la visione in lingua originale SENZA sottotitoli, così quando te lo guardi in lingua ci sono sempre quei chezzo di sottotitoli in ITALIANO che scorrono sotto; se almeno fossero stati in INGLESE...!]

Vi lascio con la recenZione dell’ultimo libro letto per la sfida delle autrici donne su Readers Challenge di Anobii.

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La figlia della fortuna

Isabel Allende

Universale Economica Feltrinelli, Feltrinelli [regalo!]

Era da tanto che non seguivo le nuove uscite di questa scrittrice, complici le belle copertine che la Feltrinelli ha scelto per gli ultimi libri della Allende e la possibilità di ricevere come regalo inaspettato due libri, la scelta è caduta quindi su questo volume e il suo seguito “Ritratto in seppia”.

“La figlia della fortuna” è un romanzo avvincente, ben scritto, appassionato, peccato che tutti i bellissimi personaggi che la Allende ha creato per questa storia avrebbero potuto benissimo concorrere a costruire altrettanti romanzi.

Peccato perché i risvolti della trama sono tantissimi, ogni personaggio, anche il più secondario, ha un suo passato e un’esistenza ricca e affascinante e tutti questi elementi ingombrano - e si ingombrano tra di loro - la storia principale rappresentata da Eliza e il suo innamorato Joaquín, tanto che proprio quest’ultima viene troncata in un finale mezzo sospeso.

Se poi ci infiliamo anche i grandi eventi della metà dell’Ottocento con la caccia all’oro e la crescita della “civiltà” nelle zone remote dell’America del sud, il quadro è saturo.

E a volte l’inseguire Eliza durante il suo lungo viaggio sembra essere più un pretesto per raccontare tutt’altro in lunghe digressioni che perdono l’argomento principale per pagine e pagine di fila; quando si ritorna al punto di partenza ormai si è rischiato di far scemare l’interesse.

La bellezza della storia (o meglio dire, storie?) rimane comunque indubbia con la poesia di certi brani, la caratterizzazione approfondita dei personaggi e la capacità di tessere così tante vicende di vita degli stessi; è la struttura ad episodi a volte non esattamente concatenati che lascia l’impressione di un romanzo compattato malamente, quasi come un insieme di spunti per futuri romanzi riparato come volume unico per esigenze tecniche.

Forse mi sbaglio, ma chi di voi l’ha letto cosa ne pensa?

6½/10

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