lunedì 5 gennaio 2009

“Cosa che tu vuoi fare?”

Ovvero: evoluzione del vampiro dal 1897 al 2005

Si può mettere a confronto un classico della letteratura ottocentesca con uno assolutamente commerciale nato solamente qualche anno fa? Certo che no. Ma visto che mi è capitato di leggere i due testi a breve distanza l’uno dall’altro, a me andava di farlo. Ahahahah.

E si mettano l’animo in pace i sostenitori di Bram Stoker.

Dracula

Bram Stoker

Bur, 7.40 €

Forse ho sbagliato libro.

Come può il film di Francis Ford Coppola essere così noioso nell’originale???

Il racconto di Bram Stoker in realtà è un romanzo epistolare che affascina solamente per le prime 72 pagine con il diario di Jonathan Harker imprigionato nella casa del terrore; poi si trascina fino a pagina 500 in una sequela di lettere, telegrammi, messaggi e altri diari (basta, vi prego!) di un gruppo di personaggi accumunati per un motivo o per l'altro dalla stessa intenzione: far fuori Dracula.

Personalmente queste epistole e paginette di diari segreti sono di una noia mortale inframmezzate da frasi come "Egli era vibrante di passione" (??) e dall'insopportabile dialettica astrusa del Dottor Van Helsing che parla così: "Cosa che tu vuoi fare?", e di conseguenza direi che 428 pagine consecutive composte in questa maniera porterebbero chiunque all'esasperazione.

Se nel film la tensione erotica era ampiamente presente in scena, nel libro l’unico passaggio che “forse” potrebbe essere osé è il brano in cui Mina sembra avere un approccio spinto con Dracula, ma è tutto velato e anonimo, e addirittura nella prefazione Vittorino Andreoli tira in ballo pure la fellatio, lo sperma e Leopold Sacher-Masoch famoso credo solo tra chi studia il rapporto tra psicologia e sesso perverso e a me solamente perché Filippo Timi ci ha fatto sopra un film che non ha visto NESSUNO a parte i soliti soggetti di sesso femminile attratti esclusivamente dall’aitanza fisica del suddetto attore - e quindi idem per la sottoscritta.

Ecco, sono pure andata fuori tema e questo spiega ampiamente quanto mi sia piaciuta ‘sta palla di libro.

Però prima di chiudere la recenZione spenderei ancora una parola riguardo l’introduzione di Vittorino Andreoli (si vede che non l’ho digerita, eh?!), che è sciapa e sembra essere buttata lì ad inizio volume così a casaccio a parte l’aneddoto del perché il "pene" viene abitualmente chiamato "uccello" - unica cosa davvero interessante.

Per favore non fate commenti da osteria.

5/10

Twilight

Stephenie Meyer

Fazi Editore, 9 € (o giù di lì)

Una romantica storia adolescenziale si tinge d'azione e horror per le inclinazioni vampiresche del personaggio maschile.

Pur essendo sdolcinato e troppo leggero, questo primo episodio di una serie in corso di pubblicazione ha il fascino del primo bacio, la scoperta mai provata prima dell'altro, i tentennamenti verso l'età adulta.

Emozionante per le ragazzine di oggi, per chi invece quel periodo l'ha già passato da un po' il libro si rivelerà assolutamente nostalgico e piacevole.

Ovviamente sono presenti forzature, stupidaggini e melassa a volontà, però i due protagonisti li ho trovati semplicemente amabili - lei goffa e ancora ancorata a 17 anni all'adolescenza infantile; lui enigmatico e tenebroso – e nella sua frivolezza questo libro a me è piaciuto un casino.

E siccome la babbaggine può colpire anche chi ha già compiuto 27 anni (sigh) la sottoscritta si è fiondata a inizio dicembre in libreria per accaparrarsi il secondo e terzo volume della serie in inglese.

E ho detto tutto.

7½/10

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