mercoledì 18 febbraio 2009

Beatrix Potter e Odette Toulemonde

Lezioni di felicità (Odette Toulemonde)

Eric-Emmanuel Schmitt

Francia, 2006

Tratto da una serie di racconti scritti durante la lavorazione del film dallo stesso regista (che non c’ho voglia di leggere) “Lezioni di felicità” è un film ironico, delicato fatto apposta per essere visto quando ci si sente addosso un po’ di malinconia.

L’ordinaria vita della sognatrice Odette, quarantenne vedova con due figli un po’ sopra le righe, è movimentata solamente dai libri scritti dal suo autore preferito.

Una serie di coincidenze farà si che Odette coroni il suo sogno: conoscere di persona lo scrittore...

Da quel momento – e siamo solo a una quindicina di minuti dall’inizio del film – verrete trasportati nel mondo quasi irreale di Odette, fatto di voli ad occhi aperti, balletti, colori caldi e le canzoni di Joséphine Baker.

Odette vi contagerà sicuramente, soprattutto se avete già apprezzato il suo predecessore (in fatto di stile e genere) “Il favoloso mondo di Amélie”, con la differenza che qui oltre a una storia d’amore quello che viene esaltato è il superamento delle apparenze: anche da una vita semplice come quella di Odette, donna con poca cultura e priva di vanità, si possono avere insegnamenti molto forti che non necessariamente una persona ritenuta colta e intelligentissima sa notare pienamente e apprezzare.

8½/10

Miss Potter

Chris Noonan

Gran Bretagna, 2006

Le storie di Beatrix Potter sono le prime che mi hanno avvicinata al mondo della lettura, le leggevano a me e a mia sorella i nostri genitori quando ancora non sapevamo leggere.

Quelle che ci facevamo ripetere fino all’esaurimento erano quelle con protagonisti i topini (sì, stranamente non gatti...), una vera ossessione!

Al cinema mi sono persa questo film incentrato sulla vita dell’autrice, ho rimediato guardandomi il dvd in lingua originale.

Forse sono di parte se dico che è davvero un film poetico e commovente; a me è piaciuto moltissimo e non credo che le mossette superficiali e vezzose della Zellweger rendano il personaggio un po’ stupido. Anzi, in un contesto in cui fanno le loro apparizioni animate anche i personaggi pelosi creati da Beatrix, un contegno troppo austero avrebbe sì reso ridicole proprio quelle sequenze contaminate dalle buffe e bellissime illustrazioni originali.

Non mancano momenti ironici e alla fine quello che risalta in tutto il film è la figura di una donna anticonvenzionale che ha sempre voluto discostarsi da una società e da dei canoni ormai troppo obsoleti – nel film descritti molto bene - in quel periodo a cavallo dei due secoli in cui lei è cresciuta e ha cominciato a fare (molto tardi per la sua età) i primi passi nel mondo dell’editoria.

Non credo che la storia privata di Beatrix Potter sia conosciutissima, questo film dà almeno un quadro generale della sua personalità al di là dei suoi racconti per bambini.

8½/10

P.s.: non molte settimane fa i miei zii mi hanno regalato questo libro:

Le recensioni lette lo descrivono come un buon libro, ben documentato. Io non vedo l’ora di leggerlo, ma sono ancora a metà di “New moon” della Meyer in lingua originale e se iniziassi anche questo ci metterei il doppio per finirli entrambi...!

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