domenica 1 marzo 2009


Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola...

Sabine Dradenne

Bompiani Overlook, Bompiani, 14 €


Questo è il resoconto degli 80 giorni che Sabine ha passato nella cantina del mostro di Marcinelle: segregata in un buco per topi, violentata sia psicologicamente che fisicamente. Tutto questo a soli 12 anni d'età.

Dai suoi ricordi ne esce il ritratto dell'uomo schifoso che aveva architettato tutto: Marc Dutroux. Pedofilo recidivo, uscito dalla galera usufruendo di uno sconto di pena e che in libertà aveva già rapito, seviziato e ucciso, nello stesso identico modo, altre quattro tra bambine e adolescenti con la complicità di due balordi come lui e della moglie. Sì, anche della moglie.

Cinque giorni prima della liberazione di Sabine Dutroux aveva anche sequestrato un'altra ragazzina di 14 anni, Laetitia.

Quello che segue è la cronaca (un po' sbrigativa, devo dire) del processo avvenuto otto anni dopo i fatti.

Ergastolo per Dutroux, pene minori per i complici.

Ma ormai la giustizia a che serve?

Sabine e Laetitia, le uniche sopravvissute agli infernali giochi dello psicopatico, sono riuscite per fortuna a superare quegli orrori, ma ormai l'irrimediabile è accaduto e niente può far tornare indietro il tempo.

Io sono molto drastica con gente di questa risma, a un uomo come Dutroux avrei imposto anche i lavori forzati a vita e una cella delle stesse dimensioni di quella in cui ha rinchiuso tutte le sue vittime.

8/10



Lo rifarei! - Una vita tra i figli dei fiori

Camila Raznovich

Baldini Castoldi Dalai, 17 €

Letto in appena tre ore [per fortuna che l’ho preso in biblioteca...!]


E' un'autobiografia della famosa veejay di Mtv, ora conduttrice anche di programmi più impegnati, incentrata sulla sua esperienza all'interno delle comunità di Osho, il guru indiano della religione contemplativa.

Quando Camila ha tre mesi (!) la madre decide di partire da sola per l'India insieme soltanto al figlio maggiore.

Tornerà convintissima di inserire anche la sua famiglia (benestante e borghese) nello stile di vita di Osho e adepti. Mamma, papà e i due figli iniziano così un peregrinare tra una comunità e l'altra in tutta Italia (con base fissa a Milano) e in Europa, passando anche un periodo in India nella sede del capo supremo (col pericolo di epatite, infezioni e malattie veneree...).

Cosa poi succederà è bello scoprirlo, perché l'autrice mette in evidenza anche i lati negativi di un'esperienza che comunque non rinnega affatto, ma che ha portato però squilibri all'interno della sua famiglia.

Lo stile dello scritto non è "altissimo", i capitoli sono sbrigativi ma almeno un quadro generale di come si viveva dalla metà degli anni '70 in poi in quelle comunità mezze hippy è interessante leggerlo per chi dell'argomento sa poche informazioni.


6/10



Le tribolazioni di una cassiera

Anna Sam

Corbaccio, 12.60 €


La francese Anna Sam sta furoreggiando in tutta Europa con il libro tratto, oh pardon, copiato dal blog che ha tenuto per diversi anni e in cui riversava aneddoti, critiche, sfoghi, vademecum sulla vita delle cassiere dei grandi magazzini.

Lei cassiera lo è stata per otto anni, ora, buttatasi nel mondo dell’editoria, si è licenziata per occuparsi a tempo pieno del suo nuovo lavoro: fare la scrittrice.

Non molti giorni fa è arrivata anche a Roma e poi Milano per delle interviste, quindi si può dire che la sua nuova carriera va a quasi gonfie vele (mi viene in mente Maccio Capatonda! qui), se non fosse che le prime critiche italiane del libro (scritte da comuni lettori) che circolano in rete non sono del tutto convincenti...

Devo dire che non sono nemmeno io molto entusiasta di “Le tribolazioni di una cassiera”.

L’ho letto praticamente in quattro ore – fra le quali ho fatto pure altro! – per cui in termini di tempo non è un’impresa così dispendiosa e impegnativa; è un libro molto scorrevole, forse troppo, e la brevità dei capitoli aiuta il lettore a non mollare la presa.

A non avermi convinta però è quello che sta alla base del racconto, quello su cui la Sam ha costruito tutto il manualetto di sopravvivenza/denuncia: il dover sempre e comunque parlar male e criticare con cattiva, astiosa ironia il sistema della grande distribuzione e il lavoro di cassiera.

Dal libro si deduce che l’impiego di cassiera è avvilente, degradante, senza possibilità di sviluppo di carriera, fondato sull’alienazione del singolo e quindi ad esempio anche se ti trovi a lavorare contemporaneamente con trenta altre colleghe non riuscirai mai a fare amicizia con loro.

In totale è un lavoro da cavia da laboratorio, senza parlare delle regole che vigono nei supermercati/grandi magazzini che sono al limite della violazione dei diritti umani.

Il problema è che la Sam ha fatto questo lavoro per otto anni e adesso mi viene a dire che è una merda e che nella vita è meglio aspirare ad altro???

Vuol dire che tutte le/i cassiere/i di questo mondo sono dei falliti se hanno scelto di lavorare in questo campo? Anche se alla fine del libro scrive che con il suo racconto spera di aver messo in buona luce e aver fatto rivalutare il lavoro di cassiera a me non sembra, è solo una continua spalata di merda su un ambiente che lei ha ben frequentato per tanto tempo prendendo comunque lo stipendio anche se non accettava pienamente di lavorare lì.

Insomma, è il tipico caso a cui si affibbia il modo di dire “sputi nel piatto in cui hai sempre mangiato”.

Sono proprio curiosa di vedere cosa pubblicherà prossimamente questa scrittrice (e quando dico “scrittrice” non lo dico in maniera ironica, ormai è un dato di fatto che sia diventata autrice), tenendo conto che questo libro è solo il copia-incolla di quanto aveva già scritto nel suo blog...


4/10



Il tramezzino del dinosauro - 100 oggetti, comportamenti e manie della vita quotidiana

Marco Belpoliti

Piccola biblioteca Guanda, Guanda, 13 €


Dalla quarta di copertina: “Perché si è diffuso il tramezzino? Per quale ragione i bambini amano i dinosauri? E ancora, cosa sono gli shopper e perché ci piacciono tanto? Perché spesso indossiamo la tuta e chi l'ha inventata? In questo libro composto da 100 pezzi brevi, accompagnati da disegni [che definirei orrendi - n.d.V.], Marco Belpoliti getta uno sguardo inusuale sulla nostra vita quotidiana. Più esattamente sugli oggetti, i comportamenti e le piccole manie di ogni giorno”.

Curioso e illuminante se letto a random, non tutto di fila e impiegandoci anche più di un mese per terminarlo perché, anche se le 100 schede occupano nemmeno due paginette ognuna, io le ho trovate molto pesanti da seguire.

Per cui consiglio di leggere una scheda e non di più al giorno, anche perché il libro nasce da una rubrica settimanale (apparsa sul quotidiano La Stampa) e quindi già di per se l'idea di questi articoletti era molto dilatata nel tempo. Trovarsene 100 in una volta sola è veramente come zavorra...


6½/10

Nessun commento:

Posta un commento