mercoledì 24 giugno 2009

A metà strada tra un romanzo e un graphic novel

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Diario di una ragazzina

Phoebe Gloeckner

Fernandel, 15 €

Densissimo diario semi-autobiografico della quindicenne Minnie che nell’arco di un anno (il 1976) cerca di capire sé stessa, di accettarsi, di fare esperienze e di arrivare insomma ad una maturità sia fisica che mentale in quel periodo post-hippy di confusione e libertà.

Non mancano quindi esperimenti sessuali al limite (lesbo e etero), sfoghi psicotici da crisi adolescenziale, delusioni e smacchi da mandar giù con l’aiuto di droghe e alcol, la voglia di cancellare per un momento lo schifo che è la vita.

Alcune parti del diario sono raccontate a vignette oppure accompagnate da tavole singole, tutte in bianco e nero [chissà perché mi ero fissata di trovare disegni a colori... forse per via dei toni sgargianti della copertina?] ma nulla di così eccelso, anche se nelle ultime pagine il tratto si fa più sicuro.

Purtroppo nemmeno la parte scritta del romanzo è davvero ottima, gli riconosco però un certo realismo anche se forzato e eccessivo - mi riferisco, ad esempio, alla parte in cui Minnie finisce per vagabondare in strada e a sentirsi una vera tossica, o alla relazione lesbica con due coetanee. Episodi e argomenti di quel genere mi sembrano un tantino stereotipati.

Interessante e ben riuscito è però il finale: la rivalsa di Minnie sul confusionario e frustrante periodo appena passato è conquistata nel momento in cui riesce a ridere in faccia con superiorità all’ex compagno della madre che l’aveva sedotta e abbandonata.

6/10

domenica 21 giugno 2009

Hubert Selby Jr, Cronin, Bellow e un libro per bambini

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Requiem per un sogno

Hubert Selby Jr.

Le strade, Fazi, 15 €

Il delirio su carta di quattro menti accumunate dalla dipendenza per e da qualcosa: Harry, Marion e Tyrone eroinomani in cerca di soldi per realizzare i propri sogni e soprattutto per accaparrarsi la loro dose quotidiana; la mamma di Harry, Sara, dipendente da cibo e tv che guarda in maniera ossessionante, senza mai smettere di muovere la mascella per masticare qualsiasi cosa che le dia una parvenza di serenità, un surrogato dell’affetto che le manca.

Attraverso uno stile di scrittura che ho trovato assolutamente favoloso, un lunghissimo e ininterrotto flusso di parole che escono alternativamente dalle menti dei quattro personaggi o che seguono senza punteggiatura i dialoghi e le descrizioni brevissime, il libro racconta della discesa sempre più vertiginosa dei protagonisti nell’inferno della disperazione.

Ognuno di loro ha un sogno: Harry e la fidanzata Marion quello di aprire un caffè per bohemien; Tyrone di guadagnarsi un cospicuo patrimonio con lo spaccio di eroina per poter vivere per sempre di rendita con Alice; Sara di dimagrire per poter fare bella figura quando parteciperà a un programma televisivo come concorrente.

Per raggiungere questi sogni e renderli concreti tutti e quattro finiranno per compiere azioni e cedere a compromessi assurdi. Ma tutto pur di raggiungere “quel” sogno e soddisfare allo stesso tempo quel bisogno di dipendenza che con lo scorrere della pagine e delle parole diventa sempre più incontenibile.

Alla fine vinceranno i loro sogni o le loro dipendenze?

Bellissima, coinvolgente e frenetica, l’ultima parte del racconto darà la risposta.

9/10

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Ma il cielo non risponde

Archibald Joseph Cronin

Tascabili, Bompiani, [regalo!]

“Ma il cielo non risponde” è l’ultimo libro di Cronin che mi era rimasto in attesa nella pila da leggere ed è deludente anche più dell’ultimo letto “L’albero di Giuda” - forse che dopo gli anni ’60 la vena creativa di Cronin abbia cominciato a scemare?

In questo volume addirittura l’autore si fa narratore, giudice e protagonista della storia stessa arrivando negli ultimi capitoli a toccare fastidiosissime punte di vanteria nel raccontare i propri successi e la ricchezza economica acquisita nella maturità.

Il vero personaggio principale è però in realtà l’amico d’infanzia Desmonde del quale Cronin narra sfighe, insuccessi, smacchi e la prosperità agognata finalmente poi raggiunta [toh guarda, è praticamente la stessa storia di Cronin raccontata per due... sai che divertimento...].

La bruttezza del testo la si ritrova in tutto quello che viene raccontato, e non è solo da ricondurre a qualche sporadico passaggio: i personaggi femminili sono sempre in agguato per irretire i poveri uomini che cadono inesorabilmente negli artigli di queste arpie; il risvolto alla “Uccelli di rovo” è patetico, Desmonde infatti è un pretino dalle belle speranze pronto però a cedere alla carne, alla vanità, alla superficialità e con un carattere talmente lagnoso da dar fastidio; i personaggi di bassa estrazione sociale parlano in romano (!) per colpa delle idee astruse del traduttore e i riferimenti poco signorili al genere femminile e al sesso mi hanno dato qualche perplessità.

Per fortuna era l’ultimo libro che mi era rimasto di questo autore, a questo punto credo proprio non proseguirò con l’approfondimento della sua bibliografia.

4/10

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Herzog

Saul Bellow

Oscar classici moderni, Mondadori, 8.80 €

Lunghissima riflessione di un professore universitario manco tanto vecchio (ha solo 45 anni) sui massimi sistemi della vita e sulle sue beghe famigliari ed eventuali ripercussioni di queste sul rapporto che lui ha con conoscenti, lavoro, figli, amici e amante.

In pratica: ha la crisi esistenziale.

Sarà che sono ancora troppo giovane per capire la psiche di un piagnucolone quarantenne divorziato e con prole, ma a me “Herzog” a pagina 50 aveva già stufato.

n. c.

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Poi è arrivato quello...

Maria Vago

Larus, 7.50 €

La nascita del secondogenito porta sempre un po’ di scompiglio in famiglia, soprattutto per i fratellini maggiori che si potranno sentire spodestati dal ruolo privilegiato avuto fino a quel momento.

In questo piccolo libro per bambini accompagnato da grandi e coloratissime illustrazioni, il cambiamento portato dall’arrivo di un nuovo bebè è raccontato in maniera divertente dal punto di vista del gatto di casa: messo in secondo piano da pappe, pannolini, ruttini e dall’ingombrante nuova presenza, il micio soffre per le mancanze dei due padroni che prima lo ricoprivano di attenzioni e che ora non ne hanno più il tempo.

Un tenero finale mette però fine a gelosie e incomprensioni.

9/10

giovedì 4 giugno 2009

Fumetti, libri illustrati e un saggio

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Quando non c’era la televisione

Yvan Pommaux

Babalibri, 22.50 € [io per fortuna l’ho trovato scontato al 30%!]

Com'è la vita di un ragazzo di otto anni, in una grande città nel 1953?

In questo libro illustrato per bambini (ma non solo!) seguiamo, ahimè frettolosamente, alcune tappe della vita di Mario attraverso bei disegni particolareggiati ma poco "descritti", spiegati a parole. La minuzia delle illustrazioni lascia così un po' indifferenti quando ci si accorge che qualche didascalia in più, al posto di misere freccette e quattro parole stiracchiate, avrebbe aumentato ulteriormente la grande validità di questo libro.

Resta comunque un buon prodotto fonte di curiosità e graficamente molto accattivante, un buon regalo da fare a un giovane lettore che scoprirà nuove maniere di divertimento con poco e che soprattutto non implicano l'utilizzo della tristissima e asettica tecnologia odierna.

7/10

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Tutta colpa del ’68 - Cronache degli anni ribelli

Elfo

Garzanti Libri, 13 €

Rinaldo è uno studente di Architettura a Milano, frequenta la Statale e comincia ad avvicinarsi attivamente ai grandi movimenti politici del '68-'69.

Le sue scelte di vita lo porteranno a schierarsi sempre dalla stessa parte e a seguire gli stessi ideali in una Milano che cambia e che oggi nel 2009 si fatica ormai a riconoscere in queste memorie scritte e disegnate da Elfo.

nostalgico

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Fun home - Una tragicommedia famigliare

Alison Bechdel

24/7, Rizzoli, 18 €

Letto nel febbraio 2008, risucchiato poi nelle profonde vastità svedesi della mia libreria Billy...

Alison Bechdel racconta il difficile rapporto col padre e la scoperta della propria omosessualità in questo romanzo-fumetto in cui le tavole più che altro fanno da accompagnamento alle didascalie. Cioè: la scelta stilistica dell'autrice di accompagnare le vignette con frasi e descrizioni anche molto articolate fa passare - secondo me... - la parte illustrata del libro in secondo piano.

Direi che in questo caso ci troviamo di fronte a un romanzo guarnito di illustrazioni più che a un graphic novel nel vero senso della parola.

Comunque è un buon fumetto, e mi è piaciuto un casino soprattutto per (e come) la tematica viene trattata.

Poi se siete attratte/i dalla letteratura queer (come me) questo libro è perfetto.

P.s.: peccato per i refusi di traduzione...

8/10

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Sto diventando mia madre

Anne Taintor

Magazzini Salani, 10 €

E' un favoloso, minuscolo libriccino di illustrazioni retrò accompagnate da caustiche didascalie che mettono in discussione il mito della famiglia felice (americana e non) e quello del ruolo di moglie-casalinga-madre devota e complice tra le quattro mura famigliari.

Perché, insomma, "la vita domestica è una vera gioia... ma specialmente quando qualcun altro la fa per te"!

9/10

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Gatti in crisi d’identità - Tre racconti, due gatti e novanta cArtigli

Serena Vitale, Vladimir Novák

Salani, 10 €

Tutta la mia attenzione è stata attirata dalle divertentissime e belle miniature che il marito dell'autrice ha disegnato per lei e che hanno per oggetto improbabili rivisitazioni di celebri dipinti adattati alle sembianze feline dei due mici di casa, Nina e Yorick.

I tre racconti invece... non mi hanno colpita per niente e quindi perché parlarne?

7/10

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Progetto di legge per vietare alle donne di imparare a leggere

Sylvain Maréchal

Archinto, 9.50 €

Contenuto: vi basti il titolo per sapere l’oggetto di questo piccolo saggio...

Letto oggi nell'anno 2009 questo "progetto di legge" redatto da un illuminista (!) nel 1801 finisce per essere una totale baggianata.

Sono passati 208 anni dalla sua prima pubblicazione e il tempo trascorso da allora rende questo testo, oltre che datato, anche ridicolo e privo di senso.

Esempio: "n. 37, Considerando che le donne più colte e istruite non hanno mai arricchito le scienze e le arti di alcuna scoperta. [...] Neppure l'invenzione del tulle si deve a una donna".

Datemi un motivo per consigliarne e promuoverne la lettura OGGI, perché a me l'unico che mi viene in mente è che così ci si può divertire a dare del pirla all'illustre autore Sylvain Maréchal.

terrificante