domenica 21 giugno 2009

Hubert Selby Jr, Cronin, Bellow e un libro per bambini

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Requiem per un sogno

Hubert Selby Jr.

Le strade, Fazi, 15 €

Il delirio su carta di quattro menti accumunate dalla dipendenza per e da qualcosa: Harry, Marion e Tyrone eroinomani in cerca di soldi per realizzare i propri sogni e soprattutto per accaparrarsi la loro dose quotidiana; la mamma di Harry, Sara, dipendente da cibo e tv che guarda in maniera ossessionante, senza mai smettere di muovere la mascella per masticare qualsiasi cosa che le dia una parvenza di serenità, un surrogato dell’affetto che le manca.

Attraverso uno stile di scrittura che ho trovato assolutamente favoloso, un lunghissimo e ininterrotto flusso di parole che escono alternativamente dalle menti dei quattro personaggi o che seguono senza punteggiatura i dialoghi e le descrizioni brevissime, il libro racconta della discesa sempre più vertiginosa dei protagonisti nell’inferno della disperazione.

Ognuno di loro ha un sogno: Harry e la fidanzata Marion quello di aprire un caffè per bohemien; Tyrone di guadagnarsi un cospicuo patrimonio con lo spaccio di eroina per poter vivere per sempre di rendita con Alice; Sara di dimagrire per poter fare bella figura quando parteciperà a un programma televisivo come concorrente.

Per raggiungere questi sogni e renderli concreti tutti e quattro finiranno per compiere azioni e cedere a compromessi assurdi. Ma tutto pur di raggiungere “quel” sogno e soddisfare allo stesso tempo quel bisogno di dipendenza che con lo scorrere della pagine e delle parole diventa sempre più incontenibile.

Alla fine vinceranno i loro sogni o le loro dipendenze?

Bellissima, coinvolgente e frenetica, l’ultima parte del racconto darà la risposta.

9/10

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Ma il cielo non risponde

Archibald Joseph Cronin

Tascabili, Bompiani, [regalo!]

“Ma il cielo non risponde” è l’ultimo libro di Cronin che mi era rimasto in attesa nella pila da leggere ed è deludente anche più dell’ultimo letto “L’albero di Giuda” - forse che dopo gli anni ’60 la vena creativa di Cronin abbia cominciato a scemare?

In questo volume addirittura l’autore si fa narratore, giudice e protagonista della storia stessa arrivando negli ultimi capitoli a toccare fastidiosissime punte di vanteria nel raccontare i propri successi e la ricchezza economica acquisita nella maturità.

Il vero personaggio principale è però in realtà l’amico d’infanzia Desmonde del quale Cronin narra sfighe, insuccessi, smacchi e la prosperità agognata finalmente poi raggiunta [toh guarda, è praticamente la stessa storia di Cronin raccontata per due... sai che divertimento...].

La bruttezza del testo la si ritrova in tutto quello che viene raccontato, e non è solo da ricondurre a qualche sporadico passaggio: i personaggi femminili sono sempre in agguato per irretire i poveri uomini che cadono inesorabilmente negli artigli di queste arpie; il risvolto alla “Uccelli di rovo” è patetico, Desmonde infatti è un pretino dalle belle speranze pronto però a cedere alla carne, alla vanità, alla superficialità e con un carattere talmente lagnoso da dar fastidio; i personaggi di bassa estrazione sociale parlano in romano (!) per colpa delle idee astruse del traduttore e i riferimenti poco signorili al genere femminile e al sesso mi hanno dato qualche perplessità.

Per fortuna era l’ultimo libro che mi era rimasto di questo autore, a questo punto credo proprio non proseguirò con l’approfondimento della sua bibliografia.

4/10

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Herzog

Saul Bellow

Oscar classici moderni, Mondadori, 8.80 €

Lunghissima riflessione di un professore universitario manco tanto vecchio (ha solo 45 anni) sui massimi sistemi della vita e sulle sue beghe famigliari ed eventuali ripercussioni di queste sul rapporto che lui ha con conoscenti, lavoro, figli, amici e amante.

In pratica: ha la crisi esistenziale.

Sarà che sono ancora troppo giovane per capire la psiche di un piagnucolone quarantenne divorziato e con prole, ma a me “Herzog” a pagina 50 aveva già stufato.

n. c.

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Poi è arrivato quello...

Maria Vago

Larus, 7.50 €

La nascita del secondogenito porta sempre un po’ di scompiglio in famiglia, soprattutto per i fratellini maggiori che si potranno sentire spodestati dal ruolo privilegiato avuto fino a quel momento.

In questo piccolo libro per bambini accompagnato da grandi e coloratissime illustrazioni, il cambiamento portato dall’arrivo di un nuovo bebè è raccontato in maniera divertente dal punto di vista del gatto di casa: messo in secondo piano da pappe, pannolini, ruttini e dall’ingombrante nuova presenza, il micio soffre per le mancanze dei due padroni che prima lo ricoprivano di attenzioni e che ora non ne hanno più il tempo.

Un tenero finale mette però fine a gelosie e incomprensioni.

9/10

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