venerdì 18 settembre 2009

Letture di agosto (2/3)

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Ayla figlia della terra

Jean M. Auel

Tea Due, 8.50 € [l’edizione del 2009 costa però 8.90 €]

Ok, lo ammetto: mi sono avvicinata alla saga di Ayla ambientata nella preistoria solo per le numerose scene di sesso esplicito - presenti soprattutto nei quattro volumi successivi.

Nel primo romanzo però ci si focalizza più su descrizioni scientifiche e geografiche che aiutano a capire com’era l’Europa durante l’Era Glaciale e come erano suddivisi i popoli dell’epoca. Tutto molto dettagliato e anche assai noiosetto... l’abbiocco però sfuma a metà volume quando ormai la protagonista della storia, la giovane orfana Ayla figlia degli uomini del futuro, è finalmente ben integrata nella comunità di cavernicoli che l’avevano salvata in tenera età.

In quel frangente Ayla, crescendo, aveva dovuto combattere contro incomprensioni con un clan diversissimo dal suo, perché lei troppo evoluta rispetto alla tribù dei primitivi: Ayla ha coscienza di sé come donna e quindi pretende rispetto ed emancipazione da convenzioni retrograde a costo di essere emarginata e trovarsi di nuovo sola nella sconfinata terra preistorica.

Quanto questo possa essere verosimile non lo so, ma è curioso e interessante pensare che 30.000 anni fa, tra mammut e leoni delle caverne, già covassero in stato embrionale le lotte delle suffragette...!

Questo volume però si interrompe bruscamente, è necessario leggere i capitoli successivi per conoscere il futuro di Ayla e dato che tutto sommato ho trovato la sua storia piacevole, venata com’è di sentimentalismo ed episodi poetici, continuerò la lettura della serie.

7/10

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La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo

Audrey Niffenegger

Oscar Mondadori, Mondadori, 9 €

Un successo strombazzato a più non posso e alla fine quando me lo sono letta tutto mi sono chiesta: ma dov’è tutta questa bellezza??

La storia d’amore tra Henry DeTamble e Claire Abshire che si protrae nel tempo e nello spazio tra i continui salti temporali di lui, affetto com’è da una disfunzione genetica che lo fa viaggiare nel tempo in maniera passiva, manca prima di tutto di una chiara e netta caratterizzazione dei personaggi principali; la narrazione si concentra su particolari irrilevanti (tediose descrizioni di cene dai parenti, e perdite di tempo su come lui appoggia il bicchiere sul tavolo e come si sposta nella stanza, ecc. quasi fosse un abbozzo di sceneggiatura per il film che effettivamente ne è già stato tratto), e soprattutto si è perso di vista il lato romantico e passionale che poteva uscire da una storia come questa. Di lui e lei ho capito solo che scopavano da dio, ma per il resto...

Anche la parte fantascientifica del racconto è solo accennata e abbandonata da eventuali approfondimenti già dopo pochi capitoli. Mi sarebbe piaciuto leggere di più su quegli studi genetici e sulle diverse persone affette anche loro dalla stessa anomalia, l’autrice però molla tutto e tanti saluti. Forse che era troppo arduo mettere in piedi un argomento di quel tipo, con matematica quantica e quant’altro?

Avrei anche tagliuzzato il testo qua e là riducendolo di un buon terzo, dato che di lungaggini ne è zeppo però non mi sento di bocciarlo completamente, in fondo contiene una trama di base molto bella (una coppia che rimane legata anche nell’eternità) anche se è stata sviluppata in maniera mediocre.

In ultimo vorrei sapere a chi della Mondadori è venuta l’idea di ristampare il volume con una copertina nuova. ORRENDA.

6½/10

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