lunedì 7 marzo 2011

Letture di febbraio (1/3)


Ecco la pila dei libri letti nel mese di febbraio - d’ora in avanti cercherò di commentare ciò che leggo entro la fine del mese successivo a cui si riferiscono le letture, così da essere più costante - mancano nella foto due libri che ho già restituito, uno a mia zia e l’altro in biblioteca per il quale avevo già sforato DI MOLTO i 30 giorni di prestito.




Simon’s cat. Le incredibili avventure di un gatto anarchico, matto e sempre affamato raccontate da lui medesimo
Simon Tofield
Tea, 14 €

Questo gatto è famosissimo su You Tube, dove anch’io l’avevo scoperto tempo fa, ora le sue avventure sono state trasposte in due libri, questo è il primo.
Nei video che guardavo su You Tube il micio entrava sempre in scena con Simon, il padrone, e principalmente si trattava di episodi incentrati sul rapporto gatto-uomo, qui invece il micio interagisce nelle vignette anche con tutti gli altri animali che circondano la sua casa (uccellini, ricci, cani, ecc.) e ne esce un personaggio ancora più astuto e perfido di come mi sembrava in video; anche gli altri animali però si vendicano e si prendono gioco di lui, dopo essere stati sue vittime, e il tono di tutto il volume è così tra il cinico (il gatto, c’è da dirlo, è proprio un bastardo...) e l’ironico.
Spassosissima la serie di vignette dedicate ai modi e ai luoghi di dormire del gatto, la mia micia fa esattamente lo stesso!


7/10



Head over heels in the Dales
Gervase Phinn
Penguin, 10.90 €

Questo scrittore l’ho scoperto tramite mia zia, che ultimamente mi sta prestando i suoi libri inglesi e tra i quali ho trovato diverse scoperte molto gradevoli, Gervase Phinn è una di queste ed è l’esempio di buona letteratura che fa anche divertire. Mr Phinn è un ispettore scolastico (del genere che mise in crisi Janet Frame agli inizi della sua breve carriera di insegnante in Nuova Zelanda) e nei suoi libri racconta del suo lavoro attraverso aneddoti e curiosità alternandoli a racconti della sua vita privata; avendo a che fare con bambini delle elementari, numerosi sono gli equivoci lessicali in cui Mr Phinn incappa durante le sue interrogazioni ai giovani alunni (che incontra, in questo volume, nelle scuole della zona del Dales), giocando anche sul fatto che nella lingua inglese la trascrizione letterale delle parole è diversa da quella fonetica e che alcuni vocaboli possono essere confusi con altri di simile pronuncia.


Vi riporto un esempio, quello che mi ha fatto più ridere:

pag. 159 «Miss Bronson shuffled her papers and opened the Bible. “Now, our assembly this morning...” she began, and then caught sight of the three of us [n.d.V.: Mr Phinn e due colleghi giunti in quella scuola per un’ispezione]standing like totem poles.
“Oh, I’m sorry,” she said. “Could we have three chairs for the school inspectors?”
Her request was followed immediately by three hearty cheers of “Hip, hip, hooray!”.»

Io lo trovo esilarante!! :-)
Poi ci sono le gag tra i colleghi, gli inconvenienti durante i preparativi di matrimonio - Mr Phinn a metà volume convola a nozze con la fidanzata - le situazioni quasi assurde in cui capita durante i lavori extra (ad esempio come recensore di libri in radio o intrattenitore con i suoi discorsi su scuola-istruzione-bambini durante feste blasonate), praticamente tutto quello che gli capita durante un intero anno scolastico, raccontato con grande sense of humor.
Questo è il terzo volume di una serie di cinque, mi sono già fatta prestare il secondo volume “Over hill and Dale”.
Vedranno mai luce in Italia questi libri? Penso di no, proprio per via dei giochi di parole di cui ho parlato sopra: in italiano non si riuscirebbe a ridare lo stesso tipo di sottigliezze lessicali che stanno alla base della buona riuscita di questa serie.



9/10

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