giovedì 27 ottobre 2011

Letture di settembre (3/3)


Oggi dovrei terminare le recensioni di settembre ma dato che sto leggendo “La vita ridotta all’osso” di Leo Hickman voglio farne una recensione a confronto con “La sfida delle 100 cose” di Dave Bruno - letto appunto a settembre - dato che più o meno trattano lo stesso argomento.
Quindi vi auguro buona serata con l’ultimo libro di Carmelo Abbate, che penso alzerà enormi discussioni...!




Sex and the Vatican. Viaggio segreto nel regno dei casti
Carmelo Abbate
Piemme, 18.50 €

La lettura di questo saggio-inchiesta mi ha inevitabilmente portato a ragionare sulla mia fede e sull’idea che ho della Chiesa Cattolica, e ho avuto la riconferma sulla mia scelta (presa intorno ai 18 anni di età) di allontanarmi, e quindi di diventare non praticante, da un mondo chiuso in sé stesso, contraddittorio e falso.
Non voglio entrare troppo nel personale - sto commentando un libro su tutt’altro argomento! - ma se qualcuno di voi è interessato a intavolare una discussione sul perché della mia scelta, ecc.. io sono disponibile.
Tornando a parlare del saggio, dicevo, analizza il binomio vita sessuale-vita ecclesiastica: i due aspetti possono convivere? e come, se tra i dogmi figurano il celibato e la castità? e l’omosessualità? Questi e altri quesiti hanno risposte MOLTO articolate e che non lasciano dubbi, così sono venuta a sapere che nella Chiesa non solo la castità è un miraggio (praticamente una buona fetta dei preti e delle suore praticanti ha desideri sessuali sia etero che omosessuali, che poi mette in pratica) ma che esiste uno stile di vita diffusissimo tra i preti di affiancare alla vita ineccepibile in canonica quella di compagno, padre (!) e capofamiglia conducendo così una doppia esistenza.
Un’altra cosa che mi ha lasciata sconcertata è che questi uomini/donne di fede ritengono normalità la loro vita sessuale nascosta: fare sesso aiuta a scaricare la tensione emotiva, e avere un partner fisso (ma anche no...) con cui farlo porta a ricreare l’atmosfera di una famiglia virtuale, che potrà essere utile quando loro (preti/suore) si troveranno ad appianare screzi e problemi famigliari in famiglie “vere”, della comunità di cui fanno parte.
Quindi a fronte di tutto ciò, e di tanti altri aspetti che sfiorano più la sfera emotiva che sessuale, perché credere nella Chiesa e in ciò che predica? Se tutti nel Vaticano sanno dei festini gay, delle mogli nascoste, delle suore che fanno sesso consenziente e di quelle che vengono violentate dai loro colleghi missionari, e nessuno cerca di proporre delle modifiche nel loro “regolamento” di vita?
Scopro così un movimento religioso ancora più radicato nell’ipocrisia, nell’omertà (il Vaticano tace su quasi tutto), sul voler mantenere a tutti i costi i propri privilegi a discapito di chi ruota lui attorno (aborti imposti alle compagne dei preti, preti che non vogliono lasciare la tonaca per la famiglia nascosta, violenze mai denunciate...), su contraddizioni a catena.
Non è un libro scritto benissimo (poi ha un titolo talmente stupido, che fa il verso al telefilm di Carrie e compagnia!), ma mi ha fatto riflettere e rianalizzare la scelta che ho fatto tanti anni fa aggiungendovi ulteriori elementi.


lo devo votare???

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