Libra
Editrice, edizione fuori catalogo
In un'epoca remota, quando gli dei vivevano ancora a contatto con l'uomo, Il Signore della Notte vive sottoterra con i suoi accoliti e ha il potere di
dominare gli umani terrestri rendendoli suoi schiavi e burattini a piacimento.
Da
questo personagggio e dal suo Regno del Male si dipana un viaggio attraverso un
mondo fantastico, un susseguirsi di storie concatenate fatte di violenza,
invidia, amore, morte, metamorfosi, sesso, nascite, inganni, lussuria... tutti
i vizi capitali sono raccontati in questa lunghissima storia, che divisa in capitoli
deve molto alla struttura delle tragedie greche e ai classici tòpoi narrativi
delle fiabe.
Consiglio
vivamente questa lettura, soprattutto se amate il fantasy, ma lo cercate con un
tocco di classe e di maturità stilistica: Tanith Lee è in grado di creare
scenari e intrecci fantastici molto suggestivi! Tant’è che assocerei il suo
stile anche alla mitologia e alle leggende, con l’aggiunta di un pizzico di
trasgressione.
Devo
precisare che questo libro è in realtà composto da due volumi distinti, che
danno inizio alla serie “Tales from di Flat Earth”: “Night’s Master” e “Death’s
Master”, che l’editore italiano sottolinea nell’introduzione essere stati
pubblicati divisi negli Stati Uniti (il primo nel 1978 e il secondo nel 1979),
per via della loro mole, scomoda e proibitiva. In effetti i due volumi inisieme
sfiorano le 900 pagine, ma è un vortice avvincente, che non ti annoia mai.
8½/10
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